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Il termine antico di Mathesis Universalis (apprendimento universale) significò in primo tempo, nel linguaggio filosofico e matematico del tardo latino, “scienza matematica”, ma vi furono interpretazioni sempre più vaste e di elevata ambizione.
Un secondo significato ci ricorda un importante progetto mai realizzato della filosofia moderna che si propose di creare un’unica scienza matematica “universale”, nella quale le singole branche (analisi, geometria, probabilità, applicazioni alla fisica, applicazioni in generale) possano vivere in una forma unificata, in una sorta di fusionismo più ampio, rispetto alle particolari branche dalle quali proviene. Tale unificazione fu in gran parte raggiunta con il progetto Bourbakista.
Un terzo significato è legato ad una idea dovuta a René Descartes (1596-1650), italianizzato in Cartesio, che sostiene che questa ipotetica scienza universale, avendo per oggetto ASPETTI QUANTITATIVI “si dovrebbe proporre di spiegare tutto ciò che può essere indagato, riguardo all’ordine e alla misura, senza riferimento ad alcuna materia speciale”.
E’ allora impossibile attualizzando ad oggi le idee di allora, discernere gli aspetti del mondo della Scienza, interamente presenti per aspetti quantitativi, da altri aspetti ben più generali, così che non possono essere trascurati nemmeno gli aspetti storici, filosofici, economici e non ultimi quelli epistemologici, sociologici e di conseguenza quelli letterari per via della abbondanza di miti e spunti di importanza fondamentale, per comprendere l’evoluzione del mondo, che oggi naviga verso l’Informatica quantistica e l’intelligenza artificiale.
A questo scopo l’Accademia di Filosofia delle Scienze Umane –AFSU, nel riproporre questa importante via di conoscenza si è adoperata per unire Gruppi di Ricerca e Riviste che abbiano questi scopi di approfondimento, coprendo i vari mondi dello scibile, almeno a livello di colloquiare e interagire con il mondo della Scuola, precisamente con i Docenti, ma ben oltre quello che possa essere una metodologia di semplice assimilazione di indicazioni ministeriali, con assegnazioni di meccanismi sempre meno propositivi in termini di creatività.
L’obiettivo principale è unire tra loro docenti liberi pensatori, autori di interessanti ricerche, sia pure mini- ricerche, nel ricordo di quello che fu il mondo culturale italiano ed oltre, che operò dalla metà dell’’800 a tutto il primo Novecento, ma che sia apra verso un progetto multiculturale ed internazionale.