torna ad Astronomi tra 1700 e 1800
IL SISTEMA SOLARE. I maggiori corpi celesti del sistema solare erano noti dall’antichità, con un’idea di sistema geocentrico con la Terra al centro. Sette pianeti sono posti in orbita attorno alla Terra, i pianeti sono disposti a distanza crescente dalla Terra, come definito per la prima volta dalla Stoicismo Greco e sono Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno. Questa lista include due oggetti, il Sole e la Luna che non sono considerati pianeti ed esclude la Terra. Uno dei primi a immaginare un sistema eliocentrico fu Aristarco di Samo, ma le sue idee non presero piede nel suo tempo. Fu Niccolò Copernico ad avere una visione moderna del sistema solare, con al centro il Sole e i pianeti conosciuti allora a orbitare intorno. la Luna non viene più considerata un pianeta ma un satellite naturale della Terra e l’unico oggetto celeste del sistema solare che non ruota intorno al Sole. Dalla Preistoria al 1600 tutto i pianeti conosciuti sono 6 : i 4 pianeti terrestri (più piccoli) sono Mercurio, Venere, Terra e Marte, e i 2 gioviani ( più grandi) sono Giove, Saturno. I satelliti di Giove e Saturno e i pianeti Urano, Nettuno e Plutone saranno scoperti più tardi.
1610 è l’anno della prima osservazione scientificamente registrata nel Sidereus Nuncius della scoperta dei 4 “Astri Medicei” (in onore di Cosimo II de’ Medici) o “gioviani” per opera di Galileo Galilei (1564-1642). Essi dopo una nomenclatura Giove I/ IV, assunsero su indicazione di Simon Marius (1573-1624) i nomi attuali. Marius sostenne di aver scoperto la la Galassia di Andromeda, che è visibile ad occhio nudo ed era nota agli Arabi.
Nel 1781 Charles MESSIER (1730–1817), compilava il primo catalogo di oggetti del cielo profondo enumerando oltre un centinaio fra ammassi stellari, nebulose e galassie, la Galassia di Andromeda è uno degli oggetti più luminosi del catalogo.
1781 Sir Frederick William HERSCHEL (1738-1822) ipotizzò l’esistenza della galassia e scoprì il pianeta Urano ed i due satelliti di questo, Titania ed Oberon, nel 1787.
2.000. Sappiamo oggi che la Galassia di Andromeda è la più grande del Gruppo Locale, un gruppo di galassie di cui fanno parte anche la Via Lattea e la Galassia del Triangolo, più circa cinquanta altre galassie minori, molte delle quali satelliti delle principali. Secondo studi pubblicati negli anni 2.000, derivati dalle osservazioni del telescopio spaziale Spitzer, conterrebbe circa un bilione di stelle (mille miliardi), un numero di gran lunga superiore a quello della Via Lattea, stimato tra i 200 e i 400 miliardi di stelle.
1846 si scopre l’ottavo pianeta : Nettuno. A queste prime ricerche ne seguirono altre , applicando i principi della meccanica celeste di Newton, si ebbe la previsione dell’esistenza di un ottavo corpo planetario da parte di John Church Adams (1818-1892) e Urbain Le Verrier (1811-1877). La scoperta troverà conferma nel 1846 con la scoperta del pianeta denominato Nettuno, per opera degli astronomi tedeschi Heinrich Louis D’Arrest (1822-1875) e Johan Gottfried Gaulle (1812-1910). La luna Tritone di Nettuno, fu individuata poco dopo, da William Lassell solo 17 giorni dopo la scoperta di Nettuno. Sappiamo oggi che il pianeta Nettuno ha 14 satelliti naturali noti, che prendono il nome dalle divinità marine minori della mitologia greca. Il più grande di essi è di gran lunga Tritone.
1930. Scoperta del 9° pianeta: Plutone. Si tratta di un pianeta nano orbitante nella parte esterna del sistema solare, nella fascia di Kuiper. Scoperto da Clyde Tombaugh (1906-1997) nel 1930, è stato considerato per 76 anni il nono pianeta del sistema solare, nel 2001 declassato. La fascia di Kuiper o fascia di Edgeworth-Kuiper, dal nome dei due astronomi Kenneth Edgeworth e Gerard Peter Kuiper, è una regione esterna del sistema solare che si estende da oltre l’orbita di Nettuno fino fino a 50 unità astronomiche dal Sole.
1949 Dovette passare più di un secolo prima della scoperta del secondo satellite naturale di Nettuno, il satellite Nereide scoperto da Gerard P. Kuiper nel 1949. , gli altri sono:
1977, si scoprono gli anelli del pianeta Urano.
1981. La terza luna di Nettuno, successivamente denominata Larissa, fu osservata da Harold J. Reitsema, William B. Hubbard, Larry A. Lebofsky e David J. Tholen il 24 maggio 1981.
1989 (altre cinque lune di Nettuno, si arriva ad 8)Il pianeta è stato visitato da una sola sonda spaziale, la Voyager 2 che transitò vicino ad esso il 25 agosto 1989, che, oltre alla conferma della 3° luna Larissa, scoprì ancora 5 lune interne: Naiade, Talassa, Despina, Galatea e Proteo.
2001 (ancora 5 lune di Nettuno, si arriva a 13) . Alcune indagini effettuate da grandi telescopi condussero a scoprire altre cinque lune esterne, Alimede, Sao, Psamate, Laomedea, e Neso, furono nuovamente osservati nel 2002 e nel 2003 da parte di due squadre.
2013 (scoperta la 14° mini-luna Ippocampo di Nettuno). Il 15 luglio un team di astronomi guidati da Mark Showalter del SETI Institute rivelò alla rivista Sky & Telescope di aver scoperto una 14° luna nelle immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble dal 2004 al 2009. Si ritiene che tale luna, inizialmente identificata come S/2004 N 1 e successivamente denominata Ippocampo, abbia un diametro di non più di 16–20 km.
2006 declassamento di Plutone. Il corpo celeste, già considerato il 9° pianeta del Sistema Solare, ed anche il più lontano dal Sole, è stato declassato dall’Unione Astronomica Internazionale che ha riconsiderato, la stessa definizione di pianeta. Il suo status di pianeta venne messo in discussione dal 1992, in seguito all’individuazione di diversi oggetti di dimensioni simili nella fascia di Kuiper; la scoperta ad esempio di Eris nel 2005, un pianeta nano del disco diffuso che è il 27% più massiccio di Plutone, ha portato infine l’Unione Astronomica Internazionale a riclassificare così Plutone come pianeta nano l’anno successivo.
2005 (2° pianeta nano) Eris è il secondo pianeta nano per diametro medio del sistema solare dopo Plutone, rispetto al quale ha però una massa del 27% superiore. Si tratta di un oggetto ghiacciato orbitante nel sistema solare esterno, fra gli oggetti cosiddetti transnettuniani, quindi un plutoide.