torna a Matematici tra 1500 e 1700
Il Calcolo di π dal 1500 al 1700
Mādhavan di Sangamagrama (1350 – 1425) matematico e astronomo indiano uno dei più grandi del Medioevo, in particolare per essere stato il primo a far uso degli sviluppi in serie. Fu il fondatore della Scuola matematica del Kerala ed è considerato da vari studiosi il padre fondatore dell’analisi matematica perché compì il passo decisivo che permise di passare dalle procedure finite dei matematici antichi a quelle infinite attraverso il concetto di passaggio al limite, nucleo della moderna analisi classica.
- Ha computato correttamente il valore di π a 11 cifre decimali, il valore più esatto di π dopo quasi mille anni.
- Trovò
ed ottenne un’approssimazione per π corretta fino alla undicesima cifra decimale, che equivale alla frazione : 2 827 433 388 233 / 900 000 000 000 = 3,14159265359.
1573. Valenthus Otho(1545-1603) calcola le prime 6 cifre di π.
1585 Del personaggio Valenthus Otho(1545-1603)i trova traccia nel 1585 nei lavori del matematico olandese Adriaen
ANTHONISZ of Adriaen Anthonisz van Alcmaer (1541 – 1620), famoso ingegnere delle fortificazioni, che nel 1585 riscopre che il valore di π può essere approssimato dalla frazione 355/113, che sarebbe il numero di Zu Chongzhi. Adriaan Metius Anthonisz (1571-1635), figlio di Adriaen, geometra olandese, pubblicò il risultato del padre che alcuni chiamano numero di Metius.
- 1593. François Viète(1540-1603) calcola 9 cifre di π.
- � Il fiammingo Adriaan van Roomen (1561 –1615) calcola 16 cifre di π.
- 1596. Ludolph van Ceulen(1540-1610) calcola 20 cifre di � π.
- Ludolph van Ceulen (1540-1610) calcola π con 35 cifre decimali di � πutilizzando poligoni con più di 2 miliardi di lati. Ceulen, fiero di questo risultato, lo farà scrivere sulla sua tomba.
Nasce uno strumento di calcolo commerciale, un abaco con pallottole mobili, chiamato, in giapponese SOROBAN. Il più antico libro giapponese conosciuto è del 1592 opera di Cheng Dawei `(1533–1606) ed è uno dei libri di divulgazione del calcolo dello strumento.
IL WASAN. Per oltre due secoli, tra il 1603 e il 1868, il Giappone visse un lungo periodo di isolamento, durante il quale interruppe quasi del tutto le relazioni con il resto del mondo e sviluppò una cultura unica e originale. In quegli anni nacque la poesia haiku e fiorì la matematica che prende il nome di WASAN, una pratica antica che unisce la creatività dell’arte, l’intuito della filosofia e la precisione della scienza. Il wasan era praticato da studenti ma anche da persone comuni, che affrontavano problemi matematici per divertimento e per risolvere le necessità della vita quotidiana, come costruire un ventaglio e disporre i fiori nei vasi.
Nel 1627 venne pubblicato un libro di Mitsuyoshi Yoshida ( 1598–1672), che ebbe un ruolo importante nella diffusione della matematica in Giappone, durante i wasan, in particolare del calcolo del SOROBAN (abaco). L’autore stesso lo dichiara un buon libro di divulgazione ma che non contiene contributo originale. Dice che il suo modello era quello di Cheng Dawei.
- 1663. Muramatsu Shigekiyo(1608 – 1695) in Giappone trova 7 cifre decimali esatte di π.
1655: John Wallis (1616 – 1703 )trova un prodotto infinito razionale per calcolare π.
1655 William Brouncker (1620 – 1684) 2° Visconte Brouncker fu uno dei fondatori e il primo presidente della Royal Society (28 Novembre 1660) .Trova una frazione continua per calcolare π
1665 Isaac Newton calcolò π fino alla sedicesima cifra decimale
1671: James Gregory,1638 – 1675) matematico e astronomo scozzese. scopre le serie delle arcotangenti
1674: Leibniz scopre la serie delle arcotangenti per �il calcolo di π.
- π con 4 cifre decimali fu trovato dal matematico e gesuita polacco Adam Adamandy Kochański(1631-1700) un suo trattato del 1685 desunto da una costruzione geometrica.
1699: Abraham Sharp (1653 – 1742) matematico e astronomo inglese, .calcola 71 cifre di π, un record per allora Per il calcolo usò la formula π=23(1−13⋅31+15⋅32−17⋅33+⋯), ovvero:
detta a volte serie di Sharp, ma in realtàdovut a al matematico indiano Madhava. Nel 1706 Machin ne calcolerà 100.