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Giuseppe Marletta (1878-1944)
Giuseppe Marletta (Catania, 10 ottobre 1878 – Catania, 20 marzo 1944) sin dall’adolescenza dimostrò spiccatissime attitudini per la matematica e per la musica. Compiuti gli studi liceali, decise di dedicarsi alla matematica. Non per questo tralasciò tuttavia di coltivare la musica, diventando abilissimo pianista ed apprezzato compositore. Si può anzi dire che le tendenze artistiche sono sempre rimaste dominanti in Lui, sentendo Egli vivissima l’affinità tra la ricerca scientifica, in ispecie nel campo da Lui coltivato della Geometria, e la composizione musicale, entrambe tendendo all’espressione di un ideale di bellezza e di perfezione attraverso il libero sfogo della fantasia. I Suoi studi matematici all’Università di Catania si conclusero nel 1901 con la laurea ottenuta col massimo dei voti e la lode, sotto la guida del Prof. Mario Pieri.
Nello stesso anno, vinto concorsi per l’insegnamento nelle scuole pubbliche, (sempre primo nei relativi concorsi), ottenendo in seguito anche due promozioni per merito distinto ed il «ruolo d’onore», divenne anche assistente alla cattedra di geometria proiettiva e descrittiva dell’Università di Catania retta da Mario Pieri. Conseguì la libera docenza in geometria nel 1906; dal 1912, tenne pure l’insegnamento di geometria superiore. Incaricato di diversi altri insegnamenti della Facoltà di Scienze di Catania sin dal 1904 (fra cui analisi matematica, meccanica razionale, matematica per chimici e naturalisti), professore straordinario di geometria analitica nel 1926, lasciato dunque l’insegnamento nelle scuole medie, svolto fin dal 1902 in varie città italiane (Comiso, Adrano, Bari, Palermo e Catania).
Vincitore del relativo concorso universitario di Geometria, nel 1926, (a 48 anni) divenne in tale anno professore straordinario, e dal 1929 professore ordinario, per la Geometria proiettiva e descrittiva nell’Università di Catania. Divenne, nel 1929, ordinario di geometria proiettiva e descrittiva presso la stessa università, in cui rimase fino al suo collocamento a riposo, contribuendo molto agli studi ed alle ricerche di geometria presso l’ateneo catanese.
Cultore di musica, fu anche un apprezzato pianista e compositore, nonché socio di diverse istituzioni scientifiche italiane, fra le quali l’Accademia Gioenia di Catania. Il giorno 20 marzo 1943 chiudeva serenamente la Sua vita operosa, tutta dedita al culto della Famiglia, della Scienza e dell’Arte. Tutto il mondo matematico italiano fa perciò suo il cordoglio dell’Università di Catania, per la perdita di un Maestro che, onorando la Sua terra natale, ha onorato l’Italia tutta.
La sua attività di ricerca si svolse prevalentemente nell’ambito della geometria, precisamente nel campo della geometria pura,con particolare riguardo alla teoria degli iperspazi nell’indirizzo datogli da Luigi Cremona. A tal riguardo, introdusse i cosiddetti ultraspazi, (particolari spazi geometrici ad infinite dimensioni) compiendo notevoli studi sulle varietà di iperspazi e su altri argomenti di geometria differenziale proiettiva e geometria algebrica. Sono da ricordare le Sue ricerche sulla geometria della retta negli iperspazi (1908-1928); le condizioni, da Lui determinate, affinchè due curve piane birazionalmente identiche siano in corrispondenza cremoniana; diversi lavori sulle superficie con infinite coniche o infinite cubiche e su notevoli estensioni a varietà degli iperspazi (1914-1918); l’ampia memoria sui sistemi lineari d’omografie che sono gruppi (1918), nella quale la geometria viene accostata alla teoria delle algebre; le ricerche sulle congruenze di Vr2 che ricoprono semplicemente l’Sr ; i contributi alla teoria delle involuzioni piane e spaziali; gli studi sui sistemi omaloidici dell’ Sn . Si occupò anche di svariate questioni di geometria proiettiva differenziale.
La produzione del MARLETTA si compendia in circa novanta pubblicazioni, che gli meritarono due premi della R. Accademia dei Lincei, rispettìvamente nel 1915 e nel 1921. Scrisse anche diversi apprezzati trattati per le Università e per le scuole medie. Gran parte delle Sue pubblicazioni sono state inserite, testimoniando in tal modo l’attaccamento del MARLETTA alla Sua terra natale, negli Atti dell’Accademia Gioenia di Catania, della quale fu per vari anni Presidente, e nei Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo. Tuttavia Marletta troppo schivo da ogni teatralità, non seppe dare alla Sua opera il giusto rilievo. Pur non di meno MARLETTA, con la Sua nobile figura di Scienziato e di Artista, la suggestione delle Sue lezioni, la Sua limpida e squisita arte didattica e, sopratutto, col Suo ardore per la ricerca scientifica seppe creare nell’Ateneo catanese un ambiente fervido di vita e di entusiastica attività, che beneficamente ha potenziato il progresso della geometria.
Opere principali (trattati per le scuole superiori e l’Università)
- Trattato di geometria elementare per le scuole medie, 2 voll., Tip. V. Giannotta, Catania, 1911 (con successive edizioni).
- Lezioni di matematiche superiori, Pubblicazioni del Circolo Matematico di Catania, Tip. V. Giannotta, Catania, 1925.
- Geometria proiettiva, Pubblicazioni del Circolo Matematico di Catania, Tip. V. Giannotta, Catania, 1932.
- Geometria proiettiva degli iperspazi, Pubblicazioni del Circolo Matematico di Catania, Tip. V. Giannotta, Catania, 1936.
- Lezioni di matematiche complementari, Pubblicazioni del Circolo Matematico di Catania, Tip. V. Giannotta, Catania, 1938.
- Geometria analitica, SEI, Catania, 1939.
- Elementi di aritmetica per le scuole medie(con G. Aprile), SEI, Catania, 1941.
- Geometria descrittiva, Casa del Libro, Catania, 1944.
G.A. Aprile, Necrologio di Giuseppe Marletta, Bollettino dell’Unione Matematica Italiana, Serie III, 1 (1) (1946) pp. 55-56.