Nel periodo 1963-1969 sono stato assistente prima incaricato e poi ordinario presso la Cattedra di Geometria del Prof. Guido Vaona nell’Università di Modena. Sono stato poi professore incaricato di Istituzioni di Matematiche presso Chimica Industriale e poi di Geometria II per Matematica per il corso di Laurea in Matematica sempre a Modena. Il prof. Baiada era il Direttore dell’Istituto e presiedeva le Commissioni di Laurea. Eravamo con l’Istituto al centro di Modena, in via Canalgrande, era frequente per me scendere con Vaona e Baiada, a prendere il caffè nel Bar sottostante, spesso solo noi tre. Baiada, era dell’età dei miei genitori (mio padre del 1911, mia madre del 1913 e Baiada del 1914) era molto piacevole ed in ogni questione aveva punti di vista molto personali che mostravano delle competenze a 360 gradi. Vaona spesso diceva da un lato estasiato, dall’altro secc ato “Lui ne sa sempre una di più del diavolo” ma i due si stimavano affettuosamente. Aveva attrezzato un camioncino a per viaggiare , antesignano dei camper, allora vi erano le prime Roulotte, ma lui amava viaggiare con quel camioncino, con l’interno costruito da lui. Ho parlato spesso con lui di topologia , anzi di spazi vettoriali topologici e di qualche questione di Analisi, che mi interessava, come ad esempio il Teorema del Dini, lui era sempre disponibile.
Nel 1969 mi trasferii a L’Aquila, qualche anno dopo, era forse il 1972, incontrai Baiada a Bologna, a Palazzo Re Enzo, dove era stata allestita una mostra del Fumetto di Antiquariato. Baiada era molto interessato, trascorremo l’intera girnata assieme, pranzammo assieme, ed il Professore era avido di capire quello strano mondo di quei collezionisti dei quali io facevo parte. Ne ho un bellissimo ricordo.