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Astronomi dal 1900 al 1940

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MINISTORIA DELL’ASTONOMIA DEL ‘900. Con i primi anni del Novecento arrivarono altre grandi scoperte che ampliarono definitivamente il campo d’indagine e dell’osservazione astronomica, dal sistema solare alla galassia e quindi all’universo intero. La prima di esse fù la teoria della relatività speciale di A. Einstein del 1905, seguita poi da quella generale del 1916, che ribaltava, dopo appena tre secoli, tutte le teorie galileane e newtoniane sullo spazio ed il tempo assoluto.  (per saperne di più).

Lorenzo EMO-CAPO….

Beatrice CUNO

Hertzsprung elaborò il programma Hertzsprung- Russell sull’evoluzione stellare indipendentemente da Russel.

E. Hubble  il telescopio di H. che dimostrò l’esistenza delle galassie (1923) elaborando la legge sul loro allontanamento e quindi sull’espansione dell’universo (1929).

Russel elaborò il programma Hertzsprung- Russell sull’evoluzione stellare indipendentemente da Hertzsprung .

R. W. Wilson. unitamente a Penzias  nel 1965 con la scoperta della radiazione cosmica fornisce la prova fondamentale per il modello del big-bang

 

Alberto ABRAMI (1924-1999)- 75 , allievo di Martin (1890-1966). Laureato in Matematica presso l’Università di Trieste, nel 1954 prese servizio all’Osservatorio Astronomico della stessa città. In seguito passò nei ruoli dell’Università, divenendo Professore associato alla Facoltà di Fisica a Trieste. Tenne il corso di Astrofisica dal 1960 al 1964 e quello di Radioastronomia dal 1965 al 1990. Fu vice-direttore del Dipartimento di Astronomia dal 1985 al 1990, e andò in quiescenza nel 1996.

Bruno CESTER (1920-2017) -97. allievo di Martin (1890-1966) Ha compiuto diversi studi e numerose ricerche in astronomia ed astrofisica, soprattutto sulle stelle doppie e variabili, presso il locale Osservatorio Astronomico (allora diretto da Martin) che Cester ricostruirà e ristabilirà, dopo i gravi danni subiti durante il conflitto, assieme ad Alberto Abrami, poi docente di radioastronomia a Trieste, e Margherita Hack , che ne prenderà la direzione nel 1965, succedendo a Martin.  

Luciano CHIARA (1910-1969). Laureatosi nel 1932, ottenne un posto di assistente all’Osservatorio Astronomico di Palermo (allora diretto da Francesco Zagar), prima come incaricato e poi come effettivo. Libero docente di Astronomia dal 1948, fu nominato subito Direttore incaricato dell’Osservatorio e tale rimase fino alla morte. Tenne anche, per incarico, il corso di Astronomia e, dopo il 1960, quello di Matematiche complementari (in quest’ambito curò nel 1961 la ristampa delle lezioni del matematico  Michele Cipolla e l’anno successivo stampò degli Elementi di Calcolo Numerico approssimato destinati anche ad un corso di aggiornamento per insegnanti degli Istituti Tecnici). La sua carriera accademica non ebbe gli sbocchi cui poteva aspirare anche a causa di un’astiosa polemica (scientifica e personale) con il triestino Ettore Leonida Martin. La sua produzione scientifica – non molto ampia – spazia in campi diversi dell’Astronomia: si occupò infatti di Meccanica, Meccanica Celeste, Astrofìsica, Astronomia geodetica, Astronomia posizionale, Dinamica e Statistica stellare. Fu suo grande merito l’essersi costantemente battuto per il rilancio dell’Osservatorio di Palermo e per la creazione di una succursale extracittadina più adatta di quella cittadina alle moderne ricerche astronomiche.

Attilio COLACEVICH (1906-1953).Laureato in Fisica.  Inizialmente fu assistente di Abetti all’Osservatorio di -Arcetri (FI). Nel giugno 1948 fu nominato direttore dell’allora Osservatorio Astronomico Collurania a Teramo, oggi divenuto Osservatorio Astronomico d’Abruzzo e, pochi mesi dopo, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli.

Elsa van DIEN (1914 – 2007) fu una astronoma. Ebbe il Ph.D. dalla  Harvard University. Sposò  L’ASTRONOMO Bruno GALE van Albada (1911-1972).

Marco Girolamo FRACASTORO (1914-1994)

 George A. GAMOW (1904 –  1968), nato Georgij Antonovič ,completa il modello della teoria del Big Bang, introdotta un decennio prima daAleksandr Aleksandrovič FRIEDMAN (18881925) che è stato un cosmologo e matematico russo, noto per aver proposto una soluzione alle equazioni di campo della relatività generale, tale da descrivere l’espansione dell’universo oggi conosciuta come il modello della teoria del Big Bang. Nel 1922 egli fu il primo ad introdurre l’idea di un Universo in espansione che conteneva materia in movimento; l’astronomo belga Georges Lemaître (1894-1966) avrebbe poi in seguito raggiunto la stessa conclusione nel 1927. Alcuni scritti di Fridman, tra cui Über die Möglichkeit einer Welt mit konstanter negativer Krümmung des Raumes (Sulla possibilità di un mondo con curvatura negativa costante dello spazio), pubblicati sulla Zeitschrift für Physik (Vol. 21, pp. 326–332), dall’Accademia delle Scienze di Berlino il 7 gennaio 1924, dimostrano che aveva già completamente sviluppato tutti e tre i possibili modelli di universo omogeneo e isotropo (a curvatura positiva, nulla e negativa) un decennio prima che Howard Percy Robertson e Arthur Geoffrey Walker pubblicassero i loro studi.

 

Paul Edwin KUSTANEIMO (1924-1997)-73

 

 

 

Salvatore LEONE (1917-1981).  Era nato ad Alia (Palermo) il 16 giugno 1917; è morto a Palermo il 4 dicembre 1981. Laureato in Matematica e Fisica nel 1942, aveva svolto una modesta attività didattica a livello di scuola media durante il periodo bellico. Dal 1945 al 1948 fu assistente volontario presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo, dove svolse l’intera sua attività scientifica. Dal 1947 fu assistente di Geodesia e poi di Astronomia (con la qualifica di l’aiuto), mentre dal 1949 fino al 1970 fu professore incaricato prima di Istituzioni di Matematiche per il corso di laurea in Scienze Biologiche e poi di Astronomia, disciplina di cui era Libero docente dal 1965. La sua attività di ricerca, svolta nei settori dell’Astronomia classica e dell’Astrofisica, si concretizza in una quarantina di pubblicazioni.
Notevole anche la sua attività divulgativa che è stata particolarmente impegnativa in occasione dell’Anno geofisico internazionale e dei lanci dei primi satelliti artificiali.

Clyde TOMBAUGH (1906-1997) scopre Plutone nel 1930.

Francesco ZAGAR (1900-1976). Nato a Pola nel 1900, Zagar si laureò in matematica presso l’Università di Padova nel 1923, con una tesi sul problema dei tre corpi. Dopo un breve periodo di insegnamento alla scuola media, Zagar fu assunto dall’Università di Padova nel 1928 come astronomo aggiunto. Due anni dopo, conseguì la libera docenza in astronomia e nel 1934 fu assunto come astronomo. Durante questo periodo, calcolò i parametri orbitali del neo-scoperto Plutone e ricevette il Premio reale per l’astronomia dall’Accademia dei Lincei (1934).  Nel 1936 venne chiamato ad insegnare astronomia presso l’Università di Palermo e a dirigere l’osservatorio cittadino, incarico che mantenne fino al 1939. Durante il periodo della sua direzione, Zagar riavviò l’attività osservativa presso l’osservatorio, recuperando un telescopio equatoriale di Merz-Cavignato, col quale furono condotte le osservazioni della Cometa Finsler nel 1937. A questo periodo risalgono inoltre alcuni lavori di astronomia sferica e di storia dell’astronomia in Italia. Quando nel 1938 le leggi razziali portarono all’allontanamento di Guido Horn D’Arturo dall’Università di Bologna, Zagar fu chiamato a sostituirlo sia nell’insegnamento dell’astronomia, sia nella direzione dell’osservatorio cittadino. Durante questo periodo si interessò di stelle binarie e multiple, mentre l’attività osservativa si concentrò sulle stelle variabili e sulle nebulose planetarie. Al termine del secondo conflitto mondiale Horn d’Arturo fu reintegrato alla direzione dell’osservatorio bolognese; Zagar mantenne invece l’insegnamento di astronomia e fu eletto preside della Facoltà di Scienze. Nel 1948 pubblicò una delle sue opere più importanti, Astronomia sferica e teorica con Zanichelli. L’anno seguente, Zagar si spostò a Milano, dove insegnò astronomia all’Università Statale di Milano e diresse l’osservatorio astronomico di Brera fino al 1971. Durante la sua dirigenza, Zagar potenziò la sezione distaccata di Merate, che si specializzò nell’astrofisica, ma restaurò anche la sede di Brera, che aveva subito numerosi danni durante il conflitto. La sua personale attività di ricerca riguardò soprattutto la cosmologia e l’astrodinamica. Assunse inoltre la dirigenza di varie istituzioni astronomiche, quali la Commissione Nazionale per l’Astronomia, il Centro di Astrofisica del CNR, la Società Astronomica Italiana e la Commissione sul tempo dell’Unione Astronomica Internazionale (1967-1970). Nel 1959 era divenuto socio nazionale dell’Accademia dei LinceiDopo il suo pensionamento, riprese la propria attività di ricerca teorica sulle stelle binarie, pubblicando alcuni lavori tra il 1972 e il 1975. Morì a Milano nel febbraio del 1976 dopo lunga malattia. Gli è stato dedicato l’asteroide 6746 Zagar , scoperto nel 1994 dall’Osservatorio San Vittore a Bologna. Tra le opere: Lezioni di astronomia sferica e teorica, CEDAM, Padova, 1941. Astronomia sferica e teorica, Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1948 (con successive edizioni e ristampe).

 

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