Mario Villa (1907 – 1973)
Nacque a Castelgoffredo (Mantova) il 1º novembre del 1907 da Carlo e da Bona Pezzolini, muore a Bologna, il 16 novembre 1973 .
Trascorse la giovinezza a Brescia dove, come alunno del Collegio Ghislieri e fu studente di Liceo Scientifico, dove si maturò nel 1926. Si laureò a pieni voti in matematica nel 1930 a Pavia. Vinse alcune borse di studio e fu a Parigi nel 1931 – 1932 dove studiò presso il matematico Élie Joseph Cartan nell’Istituto “H.Poincarè” di Parigi. Nel 1932 fu nominato assistente presso l’Università di Pavia e incaricato a Genova. Nel 1933 conseguì la Libera Docenza in Geometria analitica e proiettiva e infine, nel 1938 fu ternato in un Concorso a Cattedre e dal 1939 ebbe la Cattedra di Geometria analitica e proiettiva nell’Università di Bologna, dove trascorse il resto della vita. Tenne anche gli insegnamenti di Geometria superiore e Matemaiche Complementari, oltre a dirigere per anni un Corso di perfezionamento in Matematiche elementari da un punto di vista superiore.
La sua produzione scientifica, iniziata già da studente, annovera circa un centinaio di lavori riguardanti vari campi della Geometria e si occupò anche di Didattica della Matematica, per conto del Ministero della Pubblica Istruzione. Le sue ricerche si svolse in tre differenti indirizzi: la geometria proiettiva di enti algebrici (1934–1935), la geometria nel campo complesso e degli enti iperalgebrici dal 1936 ed infine la geometria proiettivo-differenziale dal 1938. Sono notevoli alcuni lavori nell’ambito della ipersuperfice jacobiana, nelle ipersuperficie iperalgebriche, sulle curve quasi asintotiche e sulle trasformazioni puntuali.
Interessante il giudizio della Commissione che esaminò la sua produzione al Concorso a Cattedre Universita-rio di Geometria Analitica per l’Università di Torino, del 1938, composta dagli eminenti Professori: Francesco Severi, Enrico Bompiani, Giuseppe Marletta, Renato Calapso e Renato Spampinato, (nel quale Villa fu 2° dopo Fabio Conforto, precedendo la Margherita Beloch Piazzolla), La commissione scrisse di lui: «Villa ha affrontato problemi difficili e col contributo di idee nuove, ha raccolto pregevoli risultati. Una maggior disciplina nella sua produzione avrebbe giovato a porre meglio in evidenza i contributi originali e la non comune capacità di sforzo. È da porre in rilievo il fatto che, conformemente al consiglio datogli in un precedente concorso, Villa ha saputo negli ultimi anni orientare le sue ricerche in un campo diverso dai precedenti e raggiungere una posizione buona fra i giovani geometri italiani.»
Nell’ambito della Teoria delle trasformazioni puntuali creò una scuola a Bologna, dove si formarono vari matematici tra i quali ricordiamo Guido Vaona (1920-2000), Luigi Muracchini , Francesco Speranza (1932- 1998), Giulia Martini , Mario Pezzana (1922-1999), Luigi Cavalieri d’Oro (1930-1992), Romolo Musti (1938), Franco Eugeni (1941), Calogero Tenaglia (1946) ottenendo risultati largamente apprezzati anche all’estero.
A Bologna fondò una scuola di perfezionamento in “Matematiche elementari da un punto di vista Superiore” per laureati e cultori di matematica. Dal 1945 al 1961 ricoprì la carica di Segretario dell’Unione Matematica Italiana (UMI), membro della Commissione Scientificadell’UMI, membro della Commissione internazionale per l’Insegnamento della Matematica, Membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna, Dell’Accademia ligure di Lettere e Scienze, dell’Ateneo di Brescia, della Commissione Scientifica della Società Matematica Calabrese. .
Morì di malattia a Bologna nel 1973 a 67 anni.
Necrologio: Annuario della Specola Cidnea (Brescia)”, 1974, p. 26 .
Particolarmente interessante è il lavoro: M.Villa (1959). Gli enti iperalgebrici di Corrado Segre, Bollettino dell’Unione Matematica Italiana, Serie 3, Vol.14, n.2, p. 214–225.