ACCADEMIA DI FILOSOFIA DELLE SCIENZE UMANE
Zona Industriale Colleranesco – 65021 Giulianova (TE)
C.F. 91053660675
Presidente : Prof. Franco Eugeni – +393389644305 (eugenif3@gmail.com)
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Questo sito, che racchiuderà le ricerche dell’Accademia di Filosofia delle Scienze Umane, ha intenzione di occuparsi di un campo abbastanza vasto di argomenti. L’idea principale è quella di fornire ampliamenti e confronti sui saperi della cultura dei Docenti della Scuola e degli operatori del Sociale, con sconfinamenti di carattere universitario su ricerche semplici, possibilmente multidisciplinari, che fungano da una specie di mini-enciclopedia consultabile on-line.
Uno strumento divulgativo è la nostra rivista telematica: Bollettino dell’Accademia di Filosofia delle Scienze Umane, a cura di F.Eugeni, A.Maturo e L.Nicotra (Direttore responsabile), D.Pelusi (Direttore editoriale). La Segreteria del Bollettino – AFSU è affidata ai colleghi Giovanni Catalani (catalani.giovanni@gmail.com) e Alberto Trotta (albertotrotta@virgilio.it) – cfr. HOME/DirettivpAFSU.
Il nostro studio interagisce con tutte quelle comunità di matematici, scienziati, epistemologhi, storici, filosofi, letterati, artisti, pedagogisti, scienziati e tecnologi, CHE SI OCCUPANO DELL’UOMO IN SENSO LATO, centralizzandone il suo libero pensiero e il suo desiderio fortemente socratico della comprensione delle cose. Scopo essenziale è la DIVULGAZIONE DEI SAPERI, che si svilupperà nelle varie voci del sito. Punto di partenza è naturalmente l’idea che l’uomo, nel trascorrere della sua vita, è un osservatore di eventi e davanti a tali eventi fornisce le sue interpretazioni, che vanno a formare la sua verità soggettiva. A parte alcune verità inoppugnabili – come il fatto che il sole nasce e poi tramonta che, per certi versi, pure nei secoli ha dato luogo a varie discussioni – esistono tante verità di natura più labile e non necessariamente condivise, che vanno dai giudizi morali alle scelte di natura etica e politica. Gli sviluppi incalzanti delle Scienze hanno certamente arricchito tante importanti conoscenze, ma oggi appare chiaramente che l’uomo sa forse più cose, ma su sempre meno cose, allontanandosi sempre più da quelli che sono le concezioni unitarie, tanto gradite agli scienziati del nostro passato. Dovremmo invece avvicinarci all’altro ovvero a colui che studia cose diverse dalle nostre, non rifiutarlo perché lontano dalla nostra piccola specializzazione. Vorremmo fare nostro a riguardo il motto di Voltaire, che asseriva: «difenderò fino alla morte il principio che tu possa esprimere la tua idea anche se questa è contraria alla mia…». Tra le varie società che operarono in varie epoche e in vari momenti storici, ai fini di capire e dibattere questi forti problemi, occorre nelle nostre ricerche ricordarne alcune, dagli antichi Celti, alla scoperta dell’America e via attraverso le varie rivoluzioni, ad iniziare da quella Copernicana, fino all’attuale situazione culminante con la rivoluzione informatica. Va conosciuta la visione epistemologica della Scienza: abbiamo dei fatti e degli esperimenti. Costruiamo una teoria che li spiega tutti. È definitiva? La risposta è NO, prima o poi salta fuori una circostanza che la teoria non spiega più. È il fenomeno della falsificazione di Popper. La teoria vecchia è da abbandonare ? NO, se si riesce a inquadrare la vecchia teoria come caso particolare della nuova! Allora la Scienza di quel settore ha fatto un passo avanti, ha compiuto quello che si chiama “UN SALTO EPISTEMOLOGICO”! Il compito oggi, che appare più urgente nella attuale società è proprio la definizione di una sorta di ANTROPOLOGIA INTEGRALE, ovvero di una filosofia attorno all’essenza dell’uomo e ai suoi compiti. Mai come oggi vale, quanto affermarono Pitagora e Socrate, che l’unica certezza è di NON SAPERE, l’uomo non sa chi è, e comincia, per sua fortuna, ad essere cosciente di questa ignoranza.