Antonio Abetti – (S. Pietro di Gorizia 1846 – Firenze 1928) – Laureatosi in Ingegneria, a Padova, nel 1867 entrò subito dopo in quell’Osservatorio Astronomico, ove rimase lungamente sotto le direzioni di G. Santini e G. Lorenzoni, dedicandosi allo studio dell’eclissi, di pianetini e comete e ampliando le attività delle officine meccaniche per la costruzione di numerose strumentazioni. Partecipò nel 1874 alla spedizione italiana in Bengala per osservare il passaggio di Venere sul disco solare. Dal 1893 al 1921 fu direttore dell’Osservatorio astronomico di Firenze (Arcetri), che trovò in uno stato di grande abbandono e che riorganizzò con attività di ricerca e di servizio, oltre a migliorarne la qualità degli strumenti. Nei 40 anni di carriera, dal 1879 al 1919, osservò circa 121 comete e 798 pianetini. Si occupò anche di calcolo delle probabilità applicato alla teoria degli errori e di storia dell’astronomia. Continuò ad occuparsi di astronomia e di ottica fino alla morte.
Guido Alfani – (Firenze 1876 – Firenze 1940) – Direttore dell’Osservatorio Ximeniano dal 1905 al 1940, si occupò soprattutto di sismologia, meteorologia e astronomia; fu inoltre abilissimo costruttore di strumenti scientifici. Nei primi anni del Novecento realizzò nei sotterranei del convento di San Giovannino una stazione geodinamica molto ben attrezzata, fra le più importanti d’Italia e d’Europa. Alfani allestì nel convento anche una Stazione Radiotelegrafica, visitata nel 1913 dal suo illustre amico Guglielmo Marconi, per la ricezione del segnale orario e dei bollettini meteorologici trasmessi dalla Torre Eiffel di Parigi. Fu membro della Società Sismologia Italiana sin dal 1907; conseguì la libera docenza in sismologia all’Università di Firenze.
Giuseppe ARMELLINI (1887 – 1958). Laureatosi a Roma in ingegneria nel 1910 e in matematica nel 1912, cominciò fin dall’inizio della sua carriera ad occuparsi di Meccanica celeste a cui apportò un notevole contributo studiando il problema del moto di un satellite così vicino al suo pianeta da non poter essere considerato puntiforme.(vai a)
Jean Sylvain BAILLY (1736-1793), E’ stato un astronomo, matematico, politico e letterato francese, primo sindaco di Parigi e primo presidente dell’Assemblea Nazionale di Francia. Membro di alcune logge massoniche francesi,[4][5] Bailly ebbe una impressionante ma rapida carriera politica. Per saperne di più
Giulio BEMPORAD (1888 -1945) direttore delall’Osservatorio di Catania fino al 1939 (sospeso per ragioni razziali)
Vittorio CASTELLANI (1937-2006) è stato il 6° direttore all’Osservatorio di Teramo,
Vincenzo Cerulli (1859- 1927), Vincenzo Cerulli (Teramo 1859 – Merate 1927) è stato astronomo e matematico. Esponente di una delle più antiche famiglie abruzzesi, compì i suoi studi presso il Liceo Ginnasio di Teramo. Si laureò in fisica nel 1881 all’Università di Roma. Dopo un tirocinio quadriennale in Germania presso gli osservatori di Bonn e di Berlino, tornò in Italia come volontario all’Osservatorio del Collegio Romano, compilando un catalogo di 1291 stelle. Nel 1890 fondò l’ Osservatorio Astronomico di Collurania in Teramo, che costruì a sue spese, e ne fu il 1° Direttore. Fu iniziato alla Massoneria nell’ultimo quarto del 1800 presso la Loggia M. Delfico di Teramo (cfr. V.Gnocchini, L’italia dei Liberi Muratori, Erasmo Ed.2005, p.69).(per saperne di più)
Nicodemo Jadanza – (Campolattaro (Benevento) 1847 – Torino 1920) – Laureatosi a Napoli nel 1869, insegnò inizialmente nelle scuole elementari e in istituti privati; successivamente, nel 1875, entrò all’Istituto Geografico Militare di Firenze come aiuto topografo. Nel 1881 fu nominato, in seguito a concorso, professore di Geometria Pratica presso l’Università di Torino dove, nel 1890, divenne ordinario di Geodesia fondando il relativo Istituto , distrutto poi dai bombardamenti nel 1943. E’ stato, tra l’altro, membro della Commissione Geodetica Italiana e dell’Accademia delle Scienze di Torino; ha pubblicato una settantina di lavori di Geodesia e altri apprezzati trattati specialistici.
Hisashi KIMURA ( Kanazawa 1870- Mizusawa 1943) – geodeta ed astronomo giapponese; fonda nel 1899 la stazione astronomica di Mizusawa per lo studio del problema delle latitudini. Scopre il termine di Kimura, correzione da apportare alle funzioni trigonometriche delle coordinate istantaneee del Polo per ottenere le coordinate esatte del luogo di osservazione. Nel 1936 gli è stata assegnata la medaglia di oro della Società Astronomica Reale.
Joseph Jérôme Lefrançois de LALANDE (1732-1807) è stato un astronomo francese. Fu direttore dell’Osservatorio di Parigi dal 1795 e nel 1801 compilò il catalogo più completo del suo tempo con le indicazioni della posizione di 47 390 stelle, Histoire Céleste Française. Ebbe corrispondenza con l’astronomo italiano Giuseppe Slop. Fu Venerabile della Loggia “Les NeufSouers” di Parigi CFR. (cfr.M.Moramarco, Nuova Enciclopedia massonica, Centro Studi A.Schweilzer, 1985, p.259). Per saperne di più.
Pierre Simon LAPLACE (1749-1827), fu grande matematico ma si occupò anche di fisica e Astronomia. Ideatore dell’ipotesi della nebulosa, secondo cui il sistema solare trarrebbe origine dalla condensazione di una massa siderale rotante. Fu Dignitario delGrande Oriente di Francia (cfr.M.Moramarco, Nuova Enciclopedia massonica, Centro Studi A.Schweilzer, 1985, p.259).
Bernard-Ferdinand LYOT – (Parigi 1897 – Il Cairo 1952) – Grande astronomo francese. Direttore dell’Osservatorio di Meudon, condusse numerosi studi sulla polarizzazione della luce dei pianeti e sulla fisica degli astri, in particolar modo del Sole. Fece molti progressi in tecniche strumentali e nel 1930 inventò il cronografo, che consente lo studio della corona interna del Sole anche in assenza di eclissi. Morì di morte improvvisa durante una spedizione in Africa dove si era recato per osservare un’eclisse.
Corrado MASTROCINQUE (1892-1969), ingegnere, astronomo e matematico. Nel 1960 fu candidato al premio per le scienze matematiche dell’Accademia dei Lincei. Iniziato prima del 1925 alla Loggia Giovanni Bovio all’Oriente di Napoli. Nel dopoguerra fu presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Campania e presidente della Loggia Regionale Campana del Rito Simbolico Italiano.Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia dal 1960, nel 1961 rimase per pochi mesi al vertice del GOI dopo le dimissioni del Gran Maestro Giorgio Tron e prima dell’elezione di Giordano Gamberini, fu rieletto gran maestro aggiunto fino al 1964. (Cfr.M.Moramarco, Nuova Enciclopedia massonica, vol 2, 1985, Centro Stdi A.Schweitzer,p.258 e Wikipedia).
Mentore MAGINI (1890-1941) è il 4° Direttore dopo Taffara, dell’Osservatorio di Teramo dal 1926 al 1941.
Elia Millosevich – (Venezia 1848 – Roma 1919) – Iniziò nel 1872 facendo osservazioni nel piccolo Osservatorio dell’Istituto di Marina Mercantile di Venezia, dove era insegnante. Nel 1879 fu chiamato a Roma come vicedirettore dell’Ufficio centrale di Meteorologia annesso all’Osservatorio del Collegio Romano di cui assunse la direzione nel 1902. Lavorò principalmente sul calcolo di orbite di asteroidi e di comete e scoprì nel 1891 due asteroidi, Josephina e Unitas.
Giovanni Lorenzo PEISINO (1890-1985) dal 1941 al 1959 èil 5° direttore all’Osservatorio di Teramo, successore di Magini.
Giuseppe PIAZZI (Ponte di Valtellina 1746 – Napoli 1826) – Insigne astronomo realizzò e diede alle stampe un corposo catalogo stellare, fondò due specole, quella di Palermo (1790) e quella di Napoli (1818); scoprì, nel 1801, Cerere, il più grande di una numerosa famiglia di Asteroidi, che rivolvono attorno al Sole in un’orbita tra i pianeti Marte e Giove
Annibale RICCO’ (Modena 1844 – Roma 1919) – Fu astronomo, geofisico e meteorologo. Si occupò come astronomo di spettroscopia solare e dell’avvio del progetto Carte du Ciel per la zona affidata a Catania; come geofisico si dedicò alla Meteorologia e alla Sismologia. Nel 1880 fu nominato Primo Astronomo presso l’Osservatorio di Palermo; nel 1890 ebbe la cattedra di Astrofisica (unica in Italia) presso l’Università di Catania, di cui fu anche Rettore. Ottenne il Premio per l’Astronomia dell’Accademia dei Lincei, la medaglia d’oro per l’Astrofisica dell’Accademia di Francia e la medaglia Janssen della Società Astronomica di Francia
Giovanni Virgilio SCHIAPPARELLI – (1835 – 1910) – Astronomo italiano che si rese famoso per le sue osservazioni sul pianeta Marte, e sull’ipotesi dei”canali di Marte”, contestata dal Cerulli.
Angelo Secchi – (Reggio Emilia 1818 – Roma 1878) – Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1833, e, nel 1835 andò a studiare astronomia nel famoso Collegio Romano dell’ordine; dal 1841 al 1844 insegnò Fisica presso il Collegio Illirico di Loreto e nel 1849 fu nominato direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano. Nel 1852 riuscì a trasferire l’Osservatorio in un locale più idoneo adiacente alla chiesa romana di S. Ignazio e nel 1858 installò una stazione magnetica, annessa all’Osservatorio, per l’osservazione sistematica dei fenomeni legati al magnetismo terrestre. Appassionato di archeologia e paleontologia, pubblicò alcuni opuscoli sugli scavi di Campomarzio e sull’attività vulcanica dei Monti Lepini. Nel 1860 si recò in Spagna per osservare l’eclissi solare del 18 luglio e fu tra i primi astronomi a fotografare il fenomeno. In quello stesso anno, il 1870, il Secchi pubblicò la prima edizione del trattato Le Soleil, uno dei più importanti testi di astronomia solare dell’Ottocento. Oltre che pioniere della spettroscopia, l’astronomo iniziò ad osservare Marte, utilizzando il rifrattore istallato sopra della chiesa di S. Ignazio e, nel 1869, fu il primo ad osservare canali e nubi bianche su Marte, disegnando valide mappe del pianeta rosso, attualmente conservate presso l’Osservatorio di Monte Mario a Roma. Ebbe il merito di ideare un sistema di classificazione per le stelle, che furono da lui divise in quattro tipi sulla base del colore dominante: fu l’inizio dell’astrofisica e dell’analisi chimica dell’atmosfere stellari. Nel 1875 pubblicò il primo volume della seconda edizione del trattato Le Soleil e nel 1877 seguì il secondo volume ed il trattato Le stelle. Saggio di Astronomia Siderale. Muore per un tumore allo stomaco il 26 febbraio 1858.
Giuseppe Antonio Slop (1740-1808) è stato un astronomo italiano. A Pisa studia algebra con Paolo Frisi e astrono-mia con Tommaso Perelli e conosce Felice Fontana, personaggi che lo aiutano a maturare la decisione di dedicarsi alle scienze. Nel 1765 comincia perciò a collaborare con Perelli nella gestione della specola astronomica universitaria dirigendo le osservazioni, i calcoli e la pubblicazione dei relativi risultati. Subentra a Perelli come professore ordinario alla cattedra di astronomia nel 1779.
Giuseppe Settele (1770-1841) è stato un astronomo, ma anche archeologo e religioso. Nel 1820 gli censurarono il libro per via di un riferimento alla Teoria Copernicana, ma insistendo Papa Pio VII lo fa pubblicare nel 1822. Si tratta della prima volta in cui le autorità ecclesiastiche pontificie hanno accettato una pubblicazione con i riferimenti alla Teoria di Copernico, dopo l’abiura galileiana, in quanto tale verità che non era compatibile con le sagre scritture, era oramai accettata dalla comunità scientifica cristiana. Per saperne di più.
Giuseppe Antonio Slop (1740-1808) è stato un astronomo italiano pisano.
Nasce da Francesco Slop e Lucrezia Panvini, commercianti di seta a Trento con un titolo di nobiltà attribuito alla famiglia da Maria Teresa d’Austria, da cui il predicato nobiliare fu von Cadenberg. Studia filosofia e lingue classiche a Trento e nel 1757 discute con altri colleghi alcune tesi filosofiche già stampate col titolo di Theses ex universa philosophia: diverse riguardano la filosofia naturale e testimoniano delle inclinazioni intellettuali dello Slop. Si trasferisce poi all’Università di Pisa dove prosegue gli studi in materie teologiche e giuridiche. Qui si laurea nel 1762.
A Pisa studia algebra con Paolo Frisi e astronomia con Tommaso Perelli e conosce Felice Fontana, personaggi che lo aiutano a maturare la decisione di dedicarsi alle scienze. Nel 1765 comincia perciò a collaborare con Perelli nella gestione della specola astronomica dell’Università dirigendo le osservazioni, i calcoli e la pubblicazione dei relativi risultati. Subentra a Perelli come professore ordinario alla cattedra di astronomia nel 1779.
È implicato nella vita politica del tempo in quanto simpatizzante dei francesi durante i tre mesi di occupazione del Granducato di Toscana: al termine dell’occupazione e con la restaurazione del regime di Ferdinando III, l’Università di Pisa viene chiusa per un breve periodo e Slop è privato della cattedra per alcuni mesi.
Sposa nel 1766 l’inglese Elisabetta Dodsworth. La coppia ha cinque figli.
Opera scientifica
La pubblicazione delle osservazioni di Slop comincia nel 1769 con un primo volume (Observationes siderum habitae Pisis in Specula Accademica ab anno LXV, vertentis saeculi XVIII, ad annum labentem LXIX, jussu et auspiciis R. C. Petri Leopoldi M. E. D. in lucem editae), a cui ne seguiranno altri cinque che copriranno il suo lavoro degli anni fra il 1765 e il 1790.
Nel 1771 vengono pubblicati, sempre a Pisa, i suoi calcoli su due comete del 1769 e del 1770 (Teoria cometarum anni 1769 et anni 1770), ma viene ricordato soprattutto per il suo studio su Urano. Slop fu infatti non il primo, ma fra i primi astronomi dell’epoca[1] a contestare la tesi secondo cui si sarebbe trattato di una cometa, come sostenuto dal suo primo osservatore, William Herschel, e a definirlo invece come pianeta in Novi planetae observationes et theoria (1782).
Nel corso degli studi ha occasione di corrispondere con astronomi di fama italiani e stranieri quali Jérôme Lalande, che lo riteneva uno degli italiani più colti del tempo,[2] Sebastiano Canterzani, Barnaba Oriani, Giuseppe Toaldo e Johann III Bernoulli., Sebastiano Canterzani, Barnaba Oriani, Giuseppe Toaldo e Johann III Bernoulli.
Come riconoscimento alla sua carriera, viene eletto come membro della Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna e della Società italiana delle scienze.
Giovanni Silva (Legnago, 1882 – Padova, 1957) astronomo e scienziato italiano. Astronomo dal 1926 al 1952, poi direttore dell’Osservatorio di Padova, fondò (1942) la succursale di Asiago, dotata di un riflettore Galileo del diametro di 120 cm (tuttora il maggiore in Italia). Si dedicò a ricerche sia geodetico-gravimetriche sia astronomiche.) – Memorie della Società Astronomica Italiana, maggio 1942.
Luigi TAFFARA(1881-1966) nel 1923-26 direttore all’Osservatorio di Teramo, dal 1939 al 1943 dirige l’Osservatorio di Catania per poi dirigere l’Osservatorio Metereologico Etneo fino al 1964.
Piero TEMPESTI (1917-2011) dal 1959 è stato il 6° Direttore dell’Osservatorio di Teramo direttore .
Giovanni ZAPPA (1884-1923), dal 1901 al 1923 è stato il 2° Direttore , dopo Cerulli, dell’Osservatorio di Teramo, e dal 1922 anche dell’Osservatorio del Collegio Romano.